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10 - ottobre 2012

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OTTOBRE 2012

1.10.12
Durante il giorno, voi vedete e udite cose di cui non siete consapevoli quando andate a letto e sognate; allora vedete e sperimentate una serie diversa di eventi che sembrano reali, importanti e significativi come quelli a cui assistete quando siete svegli. Nel sonno profondo, niente “è” se non probabilmente la consapevolezza interiore che voi siete. Quando sognate, il sogno è reale; quando siete svegli, l’esperienza è reale quanto lo era quella del sogno. Il fatto è che tutto è un sogno, una creazione della mente che avviene quando l’Atma vi si riflette; eliminate la mente e non vi sarà più niente in cui l’Atma si rifletta, Esso rifulgerà in tutto il suo splendore. Saggezza (Jnana) è passare dallo stadio di sogno a quello di veglia e comprendere che il sogno è irreale. Cercate in voi le fonti della gioia e la felicità vi apparterrà qui e per sempre. Sappiate che la gioia che avete dentro viene da Dio che è la vostra Realtà. (Discorso Divino del 3 Agosto 1966). Se siete calmi e pazienti, Io vi concederò senza dubbio la gioia. Non disperate, anche i piccoli germogli di loto sbocceranno quando sarà il loro momento buono. Baba

2.10.12
Una lampada elettrica brillante può essere paragonata all’Amore. Affinché la lampada dell’amore risplenda ci deve essere il bulbo che è la Pace, il filo elettrico che lo connette che è la rettitudine e la corrente che vi scorre che è la Verità; in questo modo la lampada dell’amore brilla e spande la sua luce usando tutti gli altri valori umani. La Verità, la Rettitudine, la Pace e l’Amore costituiscono un tutto unito e non dei valori separati, tutti e quattro vanno seguiti ugualmente. L’Amore deve manifestarsi anche nella vita professionale; acquisite il sentire che, nel luogo in cui lavorate, i dirigenti, gli operai e tutti gli altri sono membri della stessa famiglia, maturate sentimenti fraterni verso tutti. Con l’amore reciproco e il rispetto, l’armonia si può ottenere anche nella professione. (Discorso Divino del 10 Febbraio 1990). Sostenere i valori umani della verità, della rettitudine, della pace e dell’amore costituisce il vostro dovere primario. Baba

3.10.12
Nel firmamento del cuore, l’intelletto (il sole) e la mente(la luna) ruotano lungo le loro orbite regolari; se l’invidia, l’avidità, l’odio o la cattiveria ne oscurano la gloria, essi vanno eliminati come nuvole passeggere che non possono influire sulle sorgenti della luce. Più riflettete sulle cose, più chiara vi apparirà la realtà. Il potere di ragionamento non ostacolerà mai la scoperta della Verità, dovete solamente andare fin dove la ragione vi può portare; allora potrete vedere i grandi panorami retrostanti. L’uomo è stato dotato di talenti, capacità e poteri enormi, incalcolabili ma egli li sta usando tutti per andare sulla luna invece di viaggiare verso il paese delle meraviglie dei propri regni interiori in cui si può giungere faccia a faccia con Dio che è la Realtà interiore di tutto questo mondo fenomenico. (Discorso Divino del 3 Agosto 1966). Tutto ciò che siete lo dovete alla società; mostratele la vostra gratitudine facendo servizio. Baba

4.10.12
La ripetizione del Nome di Dio salvò Prahladha dall’agonia della tortura. Egli imparò il Nome Sacro e ne comprese la dolcezza, lo cantò continuamente e ne interiorizzò il sapore dolcissimo. Quando l’elefante infuriato corse verso di lui, egli non chiamò in aiuto i suoi genitori fisici ma immediatamente gridò “Narayana!”. Il Signore è la fonte della forza per il debole e per il forte, è il Potere Supremo. Quando Prahladha pronunciò il Nome del Signore, l’elefante imbizzarrito arretrò e nessun fuoco avrebbe potuto toccarlo o veleno intossicarlo; il Nome del Signore era la sua armatura, il suo riparo, il suo respiro, realmente la sua vita stessa. Per ripetere il Nome Divino non serve denaro, non necessitano strumenti, nessun luogo o momento sono richiesti, l’erudizione, la casta o il credo non contano. Sfregando un pezzo di ferro su una pietra si genera del calore; per generare il calore sufficiente a sciogliere il cuore tenero del Signore, ripetete il Nome Divino con vigore e costanza ed Egli spanderà la Sua Grazia. (Discorso Divino del 3 Ottobre 1965). Il modo più semplice per sperimentare la vicinanza del Divino è ricordare sempre il Nome del Signore. Baba

5.10.12
L’albero della vita può dare il frutto della gioia solamente quando è innaffiato con la virtù e nutrito con la fede. Abbondanza di cibo, vestiario e riparo non assicurano pace e gioia; esse si possono ottenere soltanto con la virtù e la fede. La sola virtù può donare amore e comprensione. Ora noi stiamo mettendo il carro (il corpo) davanti al cavallo (la mente) e provvedendo esclusivamente alla sicurezza e forza del primo mentre il cavallo è lasciato crescere senza regole o senza nutrimento. L’armonia a casa e in società può essere portata solamente con il riconoscimento dell’Unità di tutti e la sola virtù può dotarci di amore, comprensione, pace e gioia per tutti. (Discorso Divino del 3 Agosto 1966). Non coltivate le ricchezze, la comodità e lo sfarzo ma le virtù Divine. Baba

6.10.12
Se il culto è offerto al fine di veder soddisfatti i desideri e realizzate le speranze, il premio prezioso andrà perduto. L’adorazione deve purificare il cuore in modo che Dio, l’Abitante interiore, possa risplendere in tutta la Sua Gloria. Sappiate che i desideri macchiano il cuore invece di mondarlo. Invitate un principe ancora bambino a sedere sul trono ed egli comincerà a piangere perché non può giocare con i suoi balocchi lì sopra. Gli adulti riderebbero dell’attaccamento del bambino per i giocattoli, lo chiamerebbero infantilismo; anche tutti coloro che si tengono lontani dal trono della “Sovranità su se stessi” e preferiscono giocare con i balocchi delle cose materiali sono infantili qualunque sia la loro età o il loro stato. (Discorso Divino del 3 Ottobre 1965). Non abbiate desideri da presentare a Dio perché qualunque cosa faccia con voi, comunque vi tratti, quello è il dono che Egli gradisce darvi di più. Baba

7.10.12
Il corpo non è che una barca, uno strumento utile per traversare il mare delle nascite e delle morti, che avete guadagnato con i meriti di molte incarnazioni. Attraversare il mare significa raggiungere il Residente nella Sua Residenza. Lo scopo del corpo (deha) è quello di trovare il Residente (Dehi) per cui, anche quando esso è forte e capace, l’intelletto è acuto e la mente sveglia, bisogna fare ogni sforzo per cercarLo. Mantenete quindi il corpo sano, forte e libero dall’agitazione. Come la barca deve essere adatta a navigare, il corpo deve essere idoneo al suo scopo. Abbiatene cura. (Discorso Divino del 3 Agosto 1966). Il corpo umano, dotato di abilità e capace di grandi avventure, è un dono di Dio a ognuno di voi. Baba

8.10.12
Se i vostri pensieri sono incentrati sul corpo, voi vi preoccuperete per le malattie e i dolori reali o immaginari; se ruotano attorno alla ricchezza, starete in pensiero per i profitti o le perdite, per le tasse e le esenzioni. Se siete interessati alla fama, soffrirete per gli alti e bassi degli scandali, delle calunnie e delle gelosie. Lasciate quindi che i pensieri si orientino verso il centro del potere e dell’amore che merita la sottomissione volontaria, il Nome del Signore, lasciate che tutto il vostro essere si abbandoni ad esso e sarete contenti per sempre. Per i saggi della cultura vedica, il Nome del Signore era veramente il respiro; essi vivevano di ciò che la meditazione sulla Gloria del Signore provvedeva. Dio è la vera incarnazione dell’Amore; Egli può essere raggiunto solamente attraverso l’Amore. (Discorso Divino del 3 Ottobre 1965). Ottenere l’amore per mezzo dell’amore è un aspetto vitale della devozione. Baba

9.10.12
Si dice che Dio si incarni per incoraggiare gli aspiranti spirituali (Sadu). Il termine Sadu non si riferisce solamente a quei rinuncianti che vivono nella foresta, il Sadu è la persona virtuosa che costituisce la realtà interiore di ognuno di voi. Ogni essere è un Sadu perché tutta l’umanità è un’incarnazione di amore, pace e beatitudine ma l’incrostazione dell’ego, lasciata diventare spessa velocemente, deturpa la vostra natura reale; con la compagnia dei nobili e pii (satsang), e l’attenzione sistematica all’autocontrollo e al miglioramento di se, si può superare l’illusione che fa identificare con il corpo, con i suoi bisogni e desideri. (Discorso Divino del 7 Settembre 1966). Il percorso spirituale è la via del distacco, del controllo dei sensi e dell’educazione rigorosa della mente. Baba

10.10.12
Voi dovete diventare esseri Divini, la Divinità da cui siete venuti, quindi diminuite gli attaccamenti al mondo ma non isolandovi, rimanendo in esso come strumenti nelle Sue mani. Per raggiungere il Divino Onnipotente dentro di voi, riconoscete la vostra parentela con l’Universo, mantenete il corpo efficiente, leggero e vivace senza appesantirlo con l’attaccamento a questo e quello. Sottomettete la fonte di tutte le tendenze interiori che vi spingono all’egoismo, abbiate un’attenzione unidirezionale ai comandamenti di Dio e praticate la rettitudine. Edison, il grande scienziato, si concentrava talmente sulla soluzione del problema che lo assillava in quel momento da lasciare per giorni intatto il cibo che gli veniva passato attraverso la porta del laboratorio; voi dovete avere la stessa concentrazione e sincerità quando vi applicate alle pratiche spirituali. (Discorso Divino del 4 Ottobre 1965). Imparate oggi ad abbandonare gli attaccamenti alle cose del mondo e cercate l’Amore di Dio. Baba

11.10.12
Se nutrite le mucche con la farinata fermentata affinché producano di più, il latte emette un odore spiacevole; se vi lasciate prendere troppo dalle inezie del mondo, il vostro carattere e la vostra condotta diventano spiacevoli. Assistere alla rovina di un “figlio dell’immortalità” che si dibatte nella disperazione e nell’angoscia sarebbe davvero tragico. Se appena vi chiedeste “Quali sono le mie qualifiche? Qual è la mia posizione? Quali sono le opportunità che mi sono concesse?” vi accorgereste presto del vostro cadere e vi sforzereste di recuperare. Una tigre, per quanto affamata, mangerà del popcorn o delle noccioline? Rimanete focalizzati sulla meta degna del vostro lignaggio, non diminuite l’impegno qualunque sia l’ostacolo, per quanto lungo sia il percorso; proseguite nei vostri sforzi conformemente alla levatura dei vostri nobili scopi. (Discorso Divino del 7 Settembre 1966). Se siete pazienti e calmi, Io vi darò la gioia senza dubbio. Non cedete alla disperazione, anche i germogli del loto fioriranno al tempo loro. Baba

12.10.12
Il migliore tra gli uomini è colui che ha compassione. Il tempo più sacro è il presente, proprio questo secondo, e l’azione migliore è l’alleviare il dolore e l’afflizione degli altri. Voi decidete di cominciare la ripetizione del Nome Divino “giovedì prossimo” come se la morte vi avesse messo per scritto che non vi chiamerà fino ad allora; non rimandate ciò che potete fare oggi o adesso, in questo preciso momento. Fate i vostri sforzi verso la meta; essa vi avvicinerà più velocemente del passo che fate per raggiungerla. Dio desidera salvarvi quanto voi siete ansiosi di essere salvati; Egli è Amore, Egli è Compassione per tutti coloro che arrancano sul sentiero. Dio esaudisce i desideri di ognuno dei Suoi devoti per cui è chiamato Bhakta Abhishta Pradha (Primo Iniziatore dei devoti). (Discorso Divino del 7 Settembre 1966). Qualunque problema si presenti, per quanto grande sia il dispiacere, insistete e vincete la battaglia pregando il Signore. Baba

13.10.12
Siate grati al Signore perché vi ha dato il tempo e l’azione per riempirlo, vi ha dato il cibo e la fame per desiderarlo ma questo non vi autorizza a impegnarvi indiscriminatamente nell’agire. Quando costruite una casa, voi installate una porta, non è vero? Qual è il suo scopo? Essa ha due obiettivi: accogliere tutti coloro cui volete dare ospitalità e tener fuori tutti gli altri in modo che non possano entrare quando vogliono. Installate una porta anche nella vostra mente, selezionate gli impulsi, le motivazioni e gli incentivi che si manifestano e accoglieteli tenendo invece fuori ciò che è degradante, umiliante e deleterio. Allora, gradualmente, sarete in grado di acquisire e sperimentare la più alta saggezza delle scritture, la saggezza raccolta dal crogiolo dell’esperienza. (Discorso Divino del 1 Gennaio 1964). L’amore è la chiave che apre le porte chiuse dall’egoismo e dall’avidità. Baba

14.10.12
Meditate sul flauto di Krshna e sulla melodia che esso suscita nelle vene dell’umanità, degli animali, delle piante e persino nelle colline, nei fiumi e nelle rocce o nelle dune di sabbia. Soffermatevi anche sull’amore supremo delle Gopi, al loro abbandono di ogni cosa fine o grossolana, dell’ego e degli attaccamenti egoistici ai piedi dell’Essere Supremo; esse non proferivano parola se non preghiere, non facevano un passo se non verso Dio, vedevano e udivano solamente Krshna in ogni essere, parlavano di Lui e a Lui indipendentemente da chi fosse con loro. Il Signore Krshna riempì i loro cuori e le trasformò nel gruppo di devote più capaci di annullare se stesse che il mondo abbia mai visto. Sappiate che la garanzia del Signore “Io mi incaricherò del benessere dei Miei devoti” non è una vuota dichiarazione, è il voto del Signore ed Egli è l’incarnazione effettiva della Verità. (Discorso Divino del 7 Settembre 1966). Con l’amore si può trasformare persino una persona malvagia. Baba

15.10.12
Un pezzetto d’acciaio può diventare un orologio bello ed efficiente per mezzo dell’intelligenza e della capacità. Non potrà un essere umano essere trasformato in qualcuno che ha raggiunto l’Unico per mezzo degli strumenti della discriminazione e del distacco? Abbiate fede in voi stessi, nella vostra capacità di aderire strettamente ad un programma di disciplina spirituale e raggiungere la meta della realizzazione. Se non avete fede nell’onda, come potete fidarvi dell’oceano? Non prestate orecchio a ciò che dicono gli altri, credete nell’esperienza personale. Ciò che dà pace e gioia, la beatitudine dell’Atma-ananda, la gioia del Sé interiore: credete in questo. Questa è la base vera della fede. (Discorso Divino del 8 Settembre 1966). Imparate oggi ad abbandonare gli attaccamenti alle cose del mondo e a cercare l’amore di Dio. Baba

16.10.12
Se la sofferenza e la fatica che sperimentate ora nell’accumulare i simboli della ricchezza e del potere per mantenere voi stessi e la famiglia nella comodità fossero dirette verso Dio, sareste infinitamente felici. Il velo dell’illusione (maya) vi nasconde il Suo volto che emana luce da ogni essere e ogni cosa intorno a voi. Maya crea questo universo e attira la mente con l’immenso caleidoscopio del mondo oggettivo; è un’incantatrice (narthaki) che adesca l’intelligenza e invischia i sensi. Questa na-rtha-ki può essere sottomessa con il ki-rtha-na, contemplazione intensa della Gloria di Dio. (Discorso Divino del 8 Settembre 1966). State sempre attenti ai segni della Sua Gloria, della Sua Misericordia e Onnipresenza. Baba

17.10.12
Come il baco da seta che si contorna da solo col bossolo che sarà la sua tomba, l’uomo trae dalla mente la gabbia in cui viene infine intrappolato. C’è però un modo per evaderne che può esservi insegnato dal maestro spirituale o che il Dio in voi può rivelarvi. Attenetevi alla pratica spirituale che vi da sollievo, dimenticate il passato, non vi preoccupate dei possibili errori e delusioni; decidete e fate. Sostituite i pensieri cattivi con quelli buoni e ricordate solamente le cose che valgono l’essere ricordate. Da ora in poi, assumete il ruolo dell’eroe (Hero) non quello della nullità (Zero). Questo è un modo sicuro per ottenere il progresso spirituale. (Discorso Divino del 1 Gennaio 1964). Il carattere si costruisce con la pratica costante di buone azioni. Baba

18.10.12
Una volta, un mercante fu portato davanti al magistrato per aver venduto del ghi (burro chiarificato) adulterato. Il giudizio fu pronunciato e, come punizione, gli fu imposto di mangiare tutto il ghi o ricevere venti frustate o pagare una ammenda di cento monete d’oro. Egli scelse il ghi e cominciò a mangiarne un pezzo ma, trovandone l’odore insopportabile, optò per le frustate; ne ricevette alcune ma fu incapace di sopportarne ancora per cui implorò il magistrato di poter scegliere l’ammenda e pagò il dovuto. Se avesse optato subito per quello, avrebbe evitato il boccone disgustoso e il dolore atroce. Con il cambiare decisione, egli dovette assaggiare il male e il malanno. Anche la maggioranza delle persone non si rivolge subito a Dio quando la sofferenza le vince; esse non riconoscono l’inevitabilità ma, prima o poi, vengono finalmente da Dio. Fate le vostre scelte con saggezza. (Discorso Divino del 8 Settembre 1966). La compassione verso tutti gli esseri è devozione a Dio. Baba

19.10.12
Mondate il cuore con l’acqua dell’amore e i detergenti della preghiera e del pentimento in modo che le macchie del desiderio siano cancellate dopodiché il Signore vi verserà la Sua Grazia. Se desiderate Dio, dovete abbandonare l’attaccamento al corpo e al mondo esteriore. Cercar di tenere i piedi su due barche diverse non serve a niente; potete essere stati aspiranti spirituali per venti o venticinque anni ma, se vi preoccupate più per i bisogni fisici e per le comodità che per la meditazione e il progresso spirituale, gli anni di pratica non hanno valore, non c’è stato avanzamento. L’oscillazione della fiamma della canfora, alla fine della preghiera o della sessione di bhajan, mira a ricordarvi che i desideri sensuali devono essere bruciati eliminandone ogni traccia; voi dovete offrirvi completamente a Dio per fondervi nella Sua Gloria. (Discorso Divino del 8 Settembre 1966). La via spirituale è quella del distacco, del controllo dei sensi e dell’educazione rigorosa della mente. Baba

20.10.12
Non tutta l’acqua è potabile. La pozza stagnante è da evitare, il fiume che scorre è migliore; per bere, scegliete acqua pura e salutare. Usate una zanzariera ma state attenti che le zanzare non vi entrino quando andate a letto; tenetele fuori, non le imprigionate dentro di essa. Navigate con la barca che galleggia sull’acqua ma non lasciatecela entrare. Partecipate alla vita del mondo ma non le permettete di entrare in di voi. Il loto nato nel fango e nella melma sale attraverso l’acqua e solleva la testa al di sopra di essa; esso rifiuta di bagnarsi anche se l’acqua è l’elemento che gli da la vita. Siate come il loto. (Discorso Divino del 1 Gennaio 1964). Se siete calmi e pazienti, Io vi darò certamente la gioia; non cedete alla disperazione, anche i germogli del loto fioriscono quando al momento adatto per loro. Baba

21.10.12
Gli ostacoli che si presentano sul cammino sono trattati spesso con un certo risentimento dal pellegrino che percorre il sentiero spirituale ma queste prove vanno considerate come mezzi utili a garantire la sicurezza. Voi piantate un chiodo nel muro per appendere un quadro ma, prima di attaccarcelo, vi accertate che sia piantato bene; quando siete certi che non si muove neppure se lo tirate con tutta la forza, vi fidate ad appenderci il quadro. Le prove vanno accolte di buon grado perché danno sicurezza e garantiscono il progresso. Baba

22.10.12
Il termine Yajna significa “qualunque attività dedicata alla Gloria di Dio”. Tali attività possono essere fatte in presenza di ogni clima, in tutti i luoghi e da parte di tutte le razze. La chiave del successo è la dedizione senza la quale è inevitabile che si manifestino l’ansia, la paura e il fanatismo. Tutte le attività del mondo sono dirette a Dio che ne siate consapevoli o meno. Come potrebbe l’Universo muoversi in armonia, girando così regolarmente senza caos o anarchia se Egli non fosse l’ispiratore e il motivatore? Coloro, che sono consapevoli di questo fatto e lo accettano, sperimentano emozione e gioia nell’assistervi! Chiunque viva nella consapevolezza della presenza costante di Dio e faccia ogni azione dedicandola a Lui è continuamente impegnato nel Yajna. (Discorso Divino del 11 Ottobre 1972). Colmate il vaso del vostro cuore con la Verità, l’Amore e il Sacrificio. Baba

23.10.12
Il cuore è l’altare cerimoniale, il corpo è il focolare, i capelli sono l’erba sacra, le speranze sono i fiammiferi con cui si accende il fuoco, il desiderio è il burro chiarificato che si versa nel fuoco per far alzare la fiamma, la rabbia è l’animale da sacrificare, il fuoco è l’austerità che fate. Le persone interpretano a volte l’austerità come pratiche ascetiche, tipo lo stare su una gamba sola ecc., ma l’austerità non comporta contorsioni del corpo, comporta la coordinazione completa e corretta tra pensieri, parole e azioni. Quando tutte le parole che provengono da voi sono dolci, il vostro respiro diventa il Rig Veda; quando limitate ciò che ascoltate e gradite solamente il parlare dolce, tutto ciò che udite diventa Sama gana (calma mentale? N.d.t.) e quando fate solamente cose dolci, le vostre azioni diventano riti sacrificali. In questo modo, voi fate ogni giorno il Vedhapurusha Yajna, il rito che propizia l’Essere Vedico Supremo. (Discorso Divino del 2 Ottobre 1981). Il sacrificio vero consiste nel dividere con gli altri la propria ricchezza, la forza e le qualità che abbiamo acquisito dalla società. Baba

24.10.12
Con spirito di abbandono, molti credono e affermano spesso: “Io Ti offro il corpo, la mente, gli averi, tutto”. Questo è errato ed è un segno di ignoranza perché ammette che voi e Dio siate entità distinte mentre Egli non è separato da voi; Dio è in tutti, dovunque e sempre, come potete Voi e Lui essere separati? Vedere il Signore in tutto, dovunque e sempre è abbandono vero. La ripetizione dei mantra e i discorsi dal palco su argomenti sacri soltanto non costituiscono devozione vera; il vero devoto è colui le cui azioni sono in armonia con le parole di esortazione che dice. La devozione non tollera nel devoto la più piccola traccia di invidia o gelosia. Rendete sacra e pura la vita di tutti i giorni, rendetela utile con il servizio all’uomo e alla società; questo è l’aspetto più importante della rinuncia all’ego. (Discorso Divino del 8 Ottobre 1981). Affidare i frutti delle azioni al Signore è il sacrificio vero. Baba

25.10.12
Credete nella vostra esperienza, accettate fiduciosamente qualunque cosa vi abbia dato pace e gioia; questa è la base della fede. Raccogliete anche la saggezza dovunque possiate acquisirla, ascoltate le cose buone che insegnanti di credenze varie hanno elaborato e valutate attentamente ciò che avete ascoltato alla luce della vostra esperienza. L’ascolto deve essere seguito e confermato dalla riflessione, bisogna esaminare bene le premesse, le implicazioni, le riserve e le limitazioni di ciò che ci è stato detto. Dopo, si deve meditare profondamente e continuamente sulla verità che abbiamo raccolto con attenzione negli anni e piantare questa saggezza nel profondo della coscienza facendola diventare parte di se stessi. Baba

26.10.12
La gente è accecata dal mondo oggettivo e crede che esso sia reale e significativo, che valga interessarsene. La cataratta cresce nell’occhio e lo priva dell’efficienza; l’ignoranza è la cataratta dell’occhio interiore, nasconde la visione vera e acceca l’intelletto per cui non si vede che la Divinità è la natura reale di tutto. L’ignoranza vi porta fuori strada e vi fa credere di essere un comune mortale mentre, in realtà, voi siete Dio. A cosa serve l’occhio se la visione è sbagliata? Vi siete focalizzati troppo a lungo sulle ricchezze, sullo stato sociale, sui figli, sui genitori, sulla fama e sul livello di vita; tutti questi sono di poco interesse e di valore momentaneo. Indirizzate il desiderio verso la Verità, verso il Reale, il Puro e Immobile ossia la Divinità presente in voi e intorno a voi. Baba

27.10.12
L’educazione trova il suo compimento nel frutto della virtù. Guadagnare un salario cospicuo non è la cosa principale che ci si dovrebbe aspettare dall’educazione, la meta dovrebbe essere il perseguimento delle virtù. L’educazione è la radice dell’albero della vita. L’uomo acquisisce l’attaccamento verso i parenti e gli amici, verso gli oggetti del mondo, gli ideali e le mete, le preferenze e le mode che sono i rami e i rametti; i fiori che l’albero produce sono l’intelligenza e le sue manifestazioni. Questi fiori producono il frutto della gioia e la dolcezza del frutto sviluppa il carattere. L’essenza del carattere è la virtù ed è nella virtù che l’albero della vita trova la propria giustificazione. (Discorsi di Satya Sai, vol. 6, cap.25). La compassione verso tutti gli esseri è devozione a Dio. Baba

28.10.12
L’azione non va sentita come un peso. Nessuna azione che aiuti il vostro progresso vi pesa molto, la sentite come un peso solamente quando andate contro la vostra natura interiore. Se vi focalizzate sui guadagni terreni, verrà il momento in cui guarderete indietro alle vostre conquiste e sospirerete per la loro futilità. Impegnate la mente nel compito di servire il vostro Signore prima che sia troppo tardi, lasciate che Egli la modelli come meglio crede ed essa sarà domata; voi non dovete dare all’orafo un ornamento bellissimo, gli date quelli graffiati e rotti o quelli che sono fuori moda! Nello stesso modo, date volentieri al Signore la vostra mente che ha certamente bisogno di riparazioni se non di una ricostruzione totale! (Discorso Divino del 1 Giugno 1964). La via spirituale è quella del distacco, del controllo dei sensi e dell’educazione rigorosa della mente. Baba

29.10.12
L’Illusione è come un cane feroce che non lascia avvicinare nessuno al suo Padrone, Dio. Voi potete riuscire facilmente a evitarlo assumendo la Forma del Padrone che è chiamata Sarupyam o chiamando il Padrone stesso così forte da farLo scendere e accompagnarvi in casa; è come dire ottenendo la Sua Grazia in forma di vicinanza. L’Illusione è il Suo animale da compagnia e quindi non vi farà danno se Egli così lo comanda. L’Illusione è la macchia che sporca la mente; il Signore viene a salvare da questa non solamente una persona buona ma tutta l’umanità. Logicamente, Egli deve assumere una Forma che l’uomo possa amare, riverire e gradire. (Discorso Divino del 1 Gennaio 1964) La paura non è altro che una matassa di pensieri negativi; combattetela con i pensieri positivi. Baba

30.10.12
Muovetevi sempre verso la forza, non tendete alla menzogna, alla malvagità e alla disonestà che denotano tutte una caratteristica fondamentale di codardia e debolezza. La debolezza nasce dall’accettare per vera un’immagine di se stessi inferiore a quella che i fatti dimostrano; questo è l’errore principale. Voi credete di essere il guscio ma in realtà siete la mandorla; tutte le pratiche spirituali vanno indirizzate alla rimozione del guscio e alla manifestazione della mandorla. Fino a che direte “Io sono questo e quest’altro” ci sarà la paura mentre, se direte e sentirete “Io sono il Divino”, avrete una forza indomabile. (Discorso Divino del 14 Gennaio 1964). Le decisioni di Dio portano a manifestazione il meglio di voi e vi aiutano ad usare tutta la forza che avete per elevarvi. Baba

31.10.12
Milioni di persone sanno leggere e scrivere, milioni hanno ottenuto diplomi e son diventati esperti e specialisti ma questo significa solamente che sono efficienti nel collezionare informazioni o grosse enciclopedie di conoscenza generale! Eppure nessuno può dire chi egli sia in realtà. Gli individui cercano di volare per milioni di miglia nello spazio ma sono incapaci di entrare anche per un centimetro nel proprio regno interiore e scoprire cosa vi sia. A cosa sono serviti allora tutto lo sforzo e l’energia che hanno impiegato per la loro educazione? L’apprendimento vero deve essere simile a quello che avveniva anticamente in Bharat dove la conoscenza e l’attitudine scientifica venivano acquisite e messe in pratica insieme alla capacità di controllare la mente e i sensi sviluppando il carattere. Questo sarà benefico per l’individuo e per la società e porterà alla manifestazione progressiva della Divinità presente in ogni essere. (Discorsi di Sai, vol.6, cap.25). La vita non controllata dal carattere è come una casa senza lampadine o una moneta falsa. Baba